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FESTEN -FESTA IN FAMIGLIA

di Alessandro Magherini

FESTEN – FESTA IN FAMIGLIA

(Danimarca, 1998)
Diretto da Thomas Vinterberg
Prodotto da Birgitte Hald
Soggetto e sceneggiatura di Thomas Vinterberg
Fotografia di Anthony Dod Mantle
Montaggio di Valdís Óskarsdóttir 
Con Ulrich Thomsen, Henning Moritzen, Thomas Bo Larsen, Paprika Steen, Birthe Neumann.

Il 13 marzo 1995 i registi danesi Thomas Vinterberg e Lars von Trier (futuro autore di pellicole fortemente innovative, come Le onde del destinoDogvilleMelancholia, solo per citarne alcune) annunciano il loro “voto di castità”: nasce così il gruppo Dogma 95 che si propone di contrastare la tendenza, sempre più presente nel cinema, all’uso di effetti speciali ed elementi spettacolari. Come un movimento pauperista medievale, cercano di ricondurre il lavoro del cineasta a un’essenzialità monacale che faccia uscire fuori gli aspetti di contenuto e di verità presenti nell’opera, evitando i tratti stupefacenti e l’uso esasperato della tecnologia. Il “voto di castità” è un decalogo vòlto ad eliminare ogni elemento “cosmetico” e “superficiale” dalla narrazione cinematografica. Fra le norme fondamentali troviamo: riprese in location (“le riprese devono essere girate dove il film si svolge”), niente scenografia,macchina portata a mano (dunque niente carrelli o dolly), musica rigorosamente diegetica (“presente quando il film viene girato”), niente trucchi ottici.

Nel 1998, Vinterberg dirige il primo film Dogma: Festen – Festa in famiglia e vince il premio della Giuria al Festival di Cannes.

Festen è una sorta di schiaffo alla società capitalista, patriarcale e razzista, una cannonata al “familismo amorale” che, sembra dire l’autore, non riguarda solo la backward society studiata da Banfield ma si applica pienamente all’alta società di un paese nordeuropeo come la Danimarca.

La storia è sviluppata con profondità psicologica e senso del paradosso, ma è semplice. Per il suo sessantesimo compleanno, il magnate dell’acciaio Helge Klingenfeldt convoca familiari e amici per una grande festa nella sua monumentale residenza di campagna. Sull’incontro pesa un antefatto: la morte per suicidio della figlia Linda, gemella del protagonista, Christian. Gli altri membri della famiglia sono la moglie Else, la figlia di primo letto Helene, l’ultimo figlio Michael. Quando durante il grande pranzo introdurrà un brindisi, Christian denuncerà di essere stato oggetto nell’infanzia, insieme a sua sorella Linda, di orrendi abusi sessuali da parte di Helge. Tutto quello che succede dopo è una conseguenza di questa rivelazione: una forma di cannibalismo nei confronti dell’elemento perturbatore che troverà scioglimento solo con una rivelazione finale che è quasi un messaggio dall’aldilà.

In obbedienza a un altro dei dettami del manifesto di Dogma 95, l’unità di luogo è rigorosa e crea un potente senso di claustrofobia capace di evocare uno storico capolavoro come L’angelo sterminatore di Luis Buñuel (1962). 

Sempre nel 1998 Lars von Trier gira il secondo film Dogma, Idioti. Altri registi, in seguito, aderiranno al manifesto, fino ad arrivare – nel 2005, quando il movimento si scioglie – a un totale di 35 film (fra cui non posso non segnalare il delizioso Italiano per principianti, girato nel 2000 da Lone Scherfig) realizzati secondo il “voto di castità”. 

Festen è visibile gratuitamente in italiano cliccando il link

https://cbo1.movie/4k/MTIxNTc=

La frase celebre del film è, in questo caso, un secco passaggio di dialogo fra Christian e suo padre Helge:

– Non ho mai capito perché tu l’hai fatto.

– Non eravate buoni ad altro.